Continua la tessitura di "Arch-à-porter", la rassegna di eventi, mostre, incontri promossa dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Belluno, dalla Fondazione Architettura Dolomiti e dall'associazione Giovani architetti di Belluno con la volontà di creare un vestito cucito di architettura e paesaggio accessibile a tutti.
Dopo la conferenza di apertura "Translation Architecture" tenuta dallo studio C+S, l'allestimento del "Padiglione Architettura Dolomiti" da parte di Dolomiti Architetture in Piazza dei Martiri e la mostra New Italian Blood 2011 esposta presso la sala "Cubo" in Palazzo Crepadona a Belluno, la rassegna prosegue con la presentazione dell'ultima opera letteraria di Alessandro Coppola "Apocalypse Town - Cronache dalla fine della civiltà urbana".
L'incontro con l'autore è fissato per sabato 13 ottobre - ore 18:00 presso la Libreria Tarantola di Belluno.
L'autore
Alessandro Coppola
Svolge attività di ricerca per il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, dove insegna alla Scuola di Architettura e Società. È stato International Fellow in Urban Studies presso la Johns Hopkins University di Baltimora. Oltre che per riviste scientifiche, ha scritto per "il manifesto", "l'Unità", "Aspenia", "Rassegna Sindacale" e "Lo Straniero". E' del 2012 il suo Apocalypse town. Cronache dalla fine della civiltà urbana (Laterza) che sarà presentato sabato 13 ottobre alle ore 18.00 presso la Libreria Tarantola di Belluno.
Opera letteriaria
Apocalypse Town
L'opera, curiosa e sorprendente, è qualcosa di più di un normale saggio di urbanistica e sociologia, è il viaggio di un attento osservatore che si muove spaziando nella crisi di molte delle città americane che rappresentavano, neanche vent’anni fa, il cuore del motore economico statunitense, analizzandone il fallimento, le cause e le conseguenze, tangibili e nascoste.
Nelle sue riflessioni Coppola insinua un dubbio, un ragionamento quasi politico, sulla validità del supporto incondizionato alla politica della crescita, analizzando modelli di decrescita (Buffalo) o di riconversione parziale (Baltimore) ponendosi il problema dei ghetti, della fame, delle zonizzazioni esasperate, ed individuando interessanti segni di spontanee soluzioni, di storie di persone che inventano nuovi modi di vita in ambienti in cui a essersi dissolta - forse per sempre - è la società contemporanea per come la conosciamo.
Durante l'incontro con l'autore, oltre alla presentazione dell'opera ed alla narrazione del suo lungo viaggio attraverso la periferia americana con aneddoti e punti di vista originali, sarà trattata anche la possibile riconversione in chiave locale dell'analisi.